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sabato 27 maggio 2017

...4 anni dopo

Diverse volte in questi anni sono passata a rileggere questo blog: a volte ho pensato di tornare a scrivere e ci ho anche provato, aprendo (e poi chiudendo) nuovi blog per provare a raccontare la mia vita post scambio all'estero.
Ogni volta che sono passata di qui, un sorriso e anche qualche lacrima sono comparsi sul mio volto: tantissimi ricordi ancora vividi, ancora qui con me.

E' certamente impossibile riassumere quattro anni in un post e non avrebbe neppure senso ridurre così tanto tempo a qualche riga; tante, tante cose sono cambiate e io con loro.
Mi sono diplomata con soddisfazione, mi sono iscritta a Lettere moderne senza successo, così ho lasciato dopo il primo anno e sono partita per una breve estate da ragazza alla pari in Francia. Attualmente, sono al mio secondo anno presso la facoltà di Scienze Politiche e ho alle spalle un'altra esperienza estiva come ragazza alla pari in Spagna.

Da quando sono tornata, sono rimasta in Intercultura come volontaria anche se ora me ne sono staccata e non so se riprenderò il prossimo anno sociale: essere volontaria mi fa vedere le cose da un'altra prospettiva e, onestamente, mi ha lasciato un po' d'amarezza.

Ho vissuto esperienze amorose deludenti, difficili ma che mi hanno fatto crescere e, forse, anche chiudere ancora di più; ho perso amicizie appena tornata e ne ho lasciate cadere altre nel corso degli anni, perché giustamente ognuno prende la sua strada. Porto avanti con convinzione la mia indipendenza, come se non avessi bisogno di nessuno e mi sono tanto avvicinata al mio clima familiare, quel clima che al ritorno, nel lontano 2013, è stato teatro di discussioni e pianti per il mio attaccamento al Venezuela.

E dunque parliamo del Venezuela: ho lasciato questo blog con l'adrenalina e la paura di essere tornata a "casa" dopo 11 mesi, consapevole che il ritorno sarebbe stato tosto ma con tanta grinta di ripartire, di ricominciare unendo l'Italia al Venezuela. A distanza di tempo, posso effettivamente raccontare con coscienza che il ritorno, per me, è stato un fulmine a ciel sereno: mi ci è voluto almeno un anno e mezzo per convincermi che, ormai, la mia vita è qui. 
Quando sono tornata, avevo progetti di tornare in Venezuela dopo la maturità del 2014 e magari di stabilirmici: vuoi per il contesto famigliare, vuoi per il casino scoppiato nell'aprile 2014 in Venezuela con conseguente mancanza di voli per Caracas, vuoi per la vita universitaria, non ci sono ancora tornata. Eppure, ci sono ancora legatissima: sono ancora in stretto contatto con la mia gente, con la mia famiglia, con i miei Amici e, anzi, ne ho conosciuti di altri.

Le notizie degli ultimi due mesi sono scottanti e io sono più che mai con il cuore in quella mia seconda terra: da quando sono tornata ho partecipato a varie proteste di venezuelani organizzate a Milano, ho inviato aiuti umanitari e da due mesi sto facendo sensibilizzazione in italiano sui social networks.

Probabilmente gli effetti collaterali dell'anno all'estero sono stati forti ed eccezionali su di me, ma adoro aver trovato un paese, un clima, un popolo che sento mio. Appena tornata ripudiavo, effettivamente, la mia vita in Italia: mi sentivo incompresa, esclusa, un pesce fuori dall'acqua. Sicuramente ci ho messo del mio nella mia difficile reintegrazione: nella mia testa continuo ad essere là, dove effettivamente è rimasto il mio cuore. Molte volte penso che sto facendo troppo per questo paese che, dopotutto, non è la mia terra natale e che qui non ho costruito, in questi quasi 4 anni dopo, nulla di concreto o che mi faccia dire di avere una mia vita italiana; ma quando vedo i video della resistenza, vedo le foto di come questa dittatura sta reprimendo il popolo che vuole un Venezuela libero, vedo i giovani che sono disposti a perdere la vita per la propria terra, allora mi convinco che ciò che faccio sia la cosa giusta e continuo, a costo di essere definita "fissata" o "pesante" (mi è capitato) da parte di italiani.
Io proseguo nei miei studi, covando nel profondo il desiderio e la speranza di poter tornare nella mia amata Venezuela. E cerco di non manifestare troppo questo desiderio perché ho capito che la percezione di una causa è diversa e sicuramente qui si sentono di più temi quali il terrorismo, gli immigrati o il Medio Oriente.

In questi 4 anni sono diventata la "zia italiana" di due bimbi, avuti dal mio fratello maggiore venezuelano; ho rivisto due volte Paulina in Germania e lei in Venezuela ci è tornata nel 2014, praticamente sei mesi dopo il nostro ritorno ed è stato strano esserci senza di me, con di fronte una Valera militarizzata già all'epoca. In questi giorni è stato pubblicato un video in supporto alla lotta del Venezuela: io e altri studenti AFS abbiamo raccolto i nostri messaggi e siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto.
Qui lo posto e, magari, tornerò a scrivere qui... magari racconterò ancora del mio Venezuela e del mio sperato ritorno...
A presto,
Glenda




martedì 30 luglio 2013

Dopo 325 giorni sono di nuovo a casa

Dopo 325 giorni sono di nuovo a casa mia, a Bergamo. E' stranissimo.
Forse ci metterò più giorni a scrivere questo post perchè sono piena di cose da fare, oddio non pienissima ma devo riprendere il ritmo, cosa non facile.
Eravamo rimasti che sarei andata al campo finale; ebbene sì, ho lasciato la casa della zia con Paulina il mercoledì mattino alle 7:30 e siamo state nell'edificio di AFS Venezuela fino alle 8:30, dopodiché siamo andati a fare colazione e alle 9 abbiamo lasciato la città per andare a Los Teques, in montagna. Lì ci hanno raggiunto verso le 11 e 30 tutti gli altri studenti, è stato bello rivederci tutti! Eravamo, tutto sommato, contenti, forse perchè ancora non si realizzava. Molti non erano "a favore" del campo di chiusura perchè è come se ci avessero (?) rubato due giorni in più con la nostra famiglia e con i nostri amici nelle rispettive città. Alla fine, il campo finale ci è servito secondo me. Ci hanno diviso in piccoli gruppi da 7-8 studenti e ciascun gruppo aveva il nome di una zona del Venezuela; abbiamo fatto le attività che già conoscevamo, come dei giochi e su come siamo cambiati. L'attività più bella è stata quella delle aspettative/paure del rientro: eravamo (e siamo) tutti sulla stessa barca, tra le aspettative ci sono la voglia di tornare e di riuscire ad unire le due vite; mentre tra le paure emerge soprattutto quella de "gli amici/la famiglia non mi capiscono". I volontari sono stati molto carini nell'aiutarci e nel condividere con noi le loro storie (sembra un gruppo di alcolisti anonimi hahah).
Il giovedì abbiamo registrato un video promozionale per il Venezuela, spero di avere il video perchè è bellissimo ed anche divertente perchè ciascuno mischiava la propria lingua con lo spagnolo hahahah la sera, abbiamo visto il video finale e abbiamo concluso con un'attività che avevo già fatto a scuola, la " Tela Araña ": ciascuno ha detto quello che gli mancherà del Venezuela e, dopo averlo detto, lanciava lo spago a un'altra persona e così si è formata una ragnatela che formava la relazione tra di noi. Alla fine l'hanno tagliata e il pezzettino che ci è rimasto in mano è il ricordo di quella serata e dell'esperienza in generale, così io l'ho legato a Paulina e lei a me. Dopo giorni senza lacrime, ho finalmente pianto... era inevitabile!!! 
Venerdì mattino alle 8:20 siamo partiti verso l'aeroporto di Caracas, dove siamo arrivati alle 11 circa. Lì abbiamo aspettato che Lufthansa aprisse il check-in, ci siamo registrati, i volontari hanno compilato i fogli d'uscita dal Paese. Verso le 14 siamo entrati noi italiani e tedeschi nell'imbarco, dove ci hanno controllato un'infinità di volte, ci hanno fatto svestire e ci hanno timbrato il passaporto: lì è arrivata la fine. Alle 17 iniziava l'imbarco al gate numero 25, così abbiamo avuto solo un'ora per mangiare. Tra l'altro, mio papà di Valera mi ha inviato un messaggio bellissimo, quindi ho passato 10 minuti a piangere seduta in terra e poi ne ho pianti altri 10 perchè i miei compagni hanno ricevuto il diploma e mi stavano inviando le foto.... che tristezza... 
Alle 17 ci siamo messi in fila per l'imbarco e una volta dentro il gate ci hanno controllato un'ennesima volta: io avevo cinque magliette e quando mi stavano perquisendo, la signora credeva che avessi sotto qualcosa e mi ha alzato tutto preoccupata, ma alla fine mi ha chiesto da dove venivo e perchè ero lì; ha subito intuito che eravamo tutti lì per uno scambio culturale, così ci hanno fatto passare direttamente sull'aereo senza dover aprire i bagagli a mano (per fortuna). Sull'aereo io non ero con Paulina purtroppo, in compenso ero vicino a un asiatico che non parlava nessuna lingua tranne la sua e si muoveva a gesti hahahaha Il volo fino a Francoforte non l'ho quasi sentito, sarà perchè ho dormito quelle tre ore in cui hanno spento le luci e così ho reagito meglio anche al fuso! 
Arrivati a Francoforte, non ci credevamo... ci dicevamo "ma stiamo davvero tornando..". Ho salutato Paulina, senza pianti e sono andata con gli altri italiani alla ricerca del gate. Arrivati a un bivio, ci siamo separati pure noi perchè noi di Milano avevamo il gate A26 e quelli di Roma il B10; ci siamo abbracciati tutti, un "In bocca al lupo" e un ultimo "Ciao Chicchi!"... così ci chiamavamo noi... Così siamo rimasti in 10 ed era una corsa contro il tempo perchè alle 12:10 avevamo l'imbarco: ci abbiamo messo un sacco di tempo all'immigrazione e ci hanno controllato i bagagli a mano e i vestiti: un amico, purtroppo, ha dovuto lasciare lì il rum che ha preso al duty free a Caracas solo perchè l'ha comprato in un paese fuori dall'UE. 
Dopo tutto ciò, scopriamo che ci hanno spostati al gate A40, ovviamente dall'altra parte dell'aeroporto, visto che i gate A sono 42! Altra corsa velocissima, arriviamo e ci imbarchiamo. Già stando sull'aereo ci siamo accorti che stavamo proprio tornando a casa con tutti quei milanesi che se la tirano come fossero i padroni del Mondo! Così noi parlavamo metà spagnolo e metà italiano, già parlavamo al passato ricordando il Venezuela. Il volo non è stato il migliore, il pilota ha fatto un sacco di su e giù e ho avuto il mal d'orecchie per due giorni -.- 
L'arrivo in aeroporto è stato........ una sensazione strana! Eravamo davvero sul suolo italiano, prossimi a rivedere le famiglie... da non crederci. I nostri 11 mesi in Venezuela ci sono passati davanti in cinque secondi. Si vedeva l'ansia e la felicità sulla faccia di tutti noi, abbiamo cercato le valigie e sono arrivate tutte fortunatamente! Dopodiché ci siamo salutati e ci siamo promessi di rivederci! Nessuno era pronto ad uscire, c'era chi si avvicinava alle porte e si bloccava e chi proprio non si muoveva dal ritiro bagagli.Alla fine ho deciso di uscire, non potevo stare in aeroporto per sempre... così sono uscita per prima (penso). Appena si sono aperte le porte, ho incrociato lo sguardo di mia mamma e poi due mie amiche che mi hanno fatto la sorpresa! Ho pianto e non me l'aspettavo! E' stato bello e avevo un sorriso da ebete perenne. 
A casa c'erano palloncini e striscioni e ad aspettarmi c'erano gli zii, le cugine, le nonne e miei cani... E' stato emozionante, proprio quello che volevo! 
Ho mangiato tiramisù, focaccia, torta; ho parlato con tutti e ho pianto altre volte pensando al Venezuela. 
La domenica mi hanno svegliato alle 13 circa e ho pianto, di nuovo. Non pensavo di soffrire così tanto! 
Ovviamente è bello stare a casa, però devo familiarizzare di nuovo con tutto e tutti.... Non ho molta voglia di uscire e stare in giro.. Ho voglia di stare in casa e scrivere alla mia famiglia e ai miei amici del Venezuela, ho voglia di passare del tempo con la mia famiglia. Quegli amici italiani che pensavo non avessero capito, sono quelli che al momento comprendono di più la situazione... sono cambiati anche loro! 
Ormai l'esperienza è davvero finita e il blog lo lascerò aperto per rileggerlo qualche volta e anche per far sì che altri futuri exchange students o semplici passanti lo leggano.
Ringrazio tutta la gente che ha letto il mio blog e ha seguito questi miei 11 mesi.
Grazie, grazie,grazie! 
Glenda


Un saluto speciale va ad Alberto, che ci osserva da lassù..... Mancavi tu ad aspettarmi, a farmi le 1500 domande sul Venezuela.... Sono arrivata e non mi è sembrato vero... Le tue foto, ma tu non c'eri e ti aspettavo.. così come tutti ancora ti aspettano da due mesi a questa parte.. ma non arrivi.... Questo blog va un po' anche a te, che mi hai aiutato anche solo con i tuoi discorsi e con le tue parole durante le riunioni familiari... Grazie Alberto, questo va a te che mi hai trasmesso tanto in poco tempo. Ora starai vedendo per bene il Venezuela da lassù, ora starai conoscendo il Mondo come facevi tu, non da semplice turista.... 




martedì 23 luglio 2013

Ultimo post desde mi Venezuela

Esto serà mi ultimo post desde mi Venezuela... decidì escribirlo en español porque ya es mi segundo idioma, me identifico con el porque me acerca a mi Venezuela, a mi segunda casa. 
Cuantas cosas cambiaron desde el comienzo, cuantas cosas que descubrì y aprendì: aprendì que el español no es el italiano con la "s" al final, aprendì lo que es estar sola y poder contar solo conmigo misma, aprendì lo que es la Verdadera Amistad,aprendì a hacer cosas que nunca en mi vida pensé en poder hacerlas, aprendì a crecer, aprendì a reirme de mi misma, aprendì a llorar, aprendì a ser mas valiente y mas fuerte, aprendì a ser una nueva persona.
Ya me dijeron que el regreso es mas dificil que la ida, pero no quiero pensar demasiado en eso; quiero pensar que estaré bien, quiero pensar que podré unir mi nueva personalidad con mi vida en Italia. Es como irse de intercambio otra vez porque eres una persona totalmente diferente, nueva. Asì que cuando estarè montandome en ese avion hacia Italia, pensaré "Ahi vamos otra vez. Empieza el intercambio de toda la vida". 
Miro las maletas y no quiero hacerlas, siempre pienso "Tengo tiempo" pero tiempo no hay. Lo sé pero no puedo aceptarlo,aunque soy feliz de volver a ver a mis amigos y a mi familia. Estoy aqui con Paulina y no puedo ni imaginar como serà saludarla, ella se conviertiò en una persona importante, una amiga, una hermana. Su papà de Valera le pasò un mensaje el otro dia que decia "Este avion no lo puedes perder..." y ahi empezaron las reflexiones sobre todo lo que ha pasado en estos meses, sobre cuanto hemos cambiado, sobre cuantas penas hemos pasado y sobre cuantos somos niñas adentro.
He vivido momentos inovidables aqui y he crecido muchisimo, siempre mi Venezuela tendrà un lugar en mi corazòn y aunque no he grabado o no he tomado fotos a cada momento que vivi, como dijo mi papà antes de saludarme, lo tengo grabado en mi mente y en mi corazòn. 
He vivido 11 meses con personas muy chevere que me ayudaron a cambiar, estas personas son los creadores de la nueva Glenda. Quiro verlos pronto, quiero unir mi familia italiana con la venezolana, quiero acordarme de cada momento que vivì, quiero mirar las fotos y acordar lo que estaba pasando, quiero estar en Italia y manterme en contacto con mi vida venezolana. 
Chao Venezuela, hasta pronto! 


mercoledì 12 giugno 2013

Un anno fa "Quando parti?"...Un anno dopo "Quando torni?"

Nostalgia: ON.

Mi ricordo quando dicevo e, determinata, pensavo "è solo un'esperienza!!"... Ora che l'esperienza si sta concludendo non posso obbligare la mia mente a pensare questa frase.... Anche se essa è sempre lì pronta a presentarsi.... Ma io non la voglio vedere...

Un anno fa la domanda era "Quando parti?" e i giorni passavano leeeeeeeeeentamente.... Adesso la domanda è "Quando torni?". Alla prima, io ero tutta felice nel dire "il 5 settembre lascio casa"; alla seconda, tutti i miei amici e familiari sono ansiosi di conoscerne la risposta. Ma io? Io ho la mente offuscata, non so nemmeno io cosa provo.... E' sicuramente qualcosa che non si può spiegare, è una sensazione che solo tra studenti che fanno questa esperienza si capisce.

Sarà anche solo un'esperienza, ma è una VITA. E in questa vita devi sapere che tu stai cambiando, stai inserendo un nuovo pezzo al tuo puzzle e dall'altra parte del mondo, stanno facendo lo stesso. L'impegno sta nel mettere d'accordo queste due fasi.

La facevo facile prima di partire.... Ora sono qui e IN UN SOLO MESE lascio la mia famiglia....... Non  ci credo. Quattro settimane e sarò di nuovo io... starò metabolizzando il fatto che qualche giorno dopo sarò a casa...

Non nascondo il fatto che ho le lacrime agli occhi, che con Paulina ripeto "Quattro settimane non sono nulla", che devo fare tutta la faccenda dei documenti scolastici e devo compare una valigia.... Cominciare a riempirla di questa vita.... Non sono prevenuta, ma realista...

Anche solo nelle mie parole, si nota il doppio stato animo: da una parte la tristezza e la nostalgia anticipata del lasciare questa vita e dall'altra la consapevolezza del ritorno.

Leggo blog di studenti già tornati o sulla via del ritorno e non posso credere che tra poco più di un mese io sarò una di loro...e di questo anno resteranno solo ricordi, foto, posti, scatti, risate, pianti..... Tutto nella mia mente, tutto nel mio cuore. E solo io potrò sempre sapere cosa ho provato, cosa ho vissuto, cosa ho conosciuto. Solo io potrò ricordare lo stupore nel muovermi in questo Paese a me sconosciuto prima. Solo io potrò raccontare ai miei cari cosa ho visto e rivivere,dentro di me, questi 11 mesi.

Glenda

sabato 8 giugno 2013

Caracas,la primavera eterna.

Domani lascio la capitale per tornare......


IN ITALIA!!!!!!!!!!






Scherzo..... Ahahahahahah torno alla mia Valera, dopo otto giorni.
I giorni a Puerto Ordaz sono stati completamente ITALIANI!! :D Con Caterina ho parlato italiano e mischiavamo le due lingue ahahahah che ridere!!! È stato come un esercizio per il rientro ;) e dopo nove mesi,ho mangiato l' uovo Kinder!! Woooowww! abbiamo anche cucinato la pizza con l'impasto Barilla e,si sa.... Dove c'è Barilla,c'è casa!
In Puerto Ordaz ho visitato il Parque de la llovizna e il parque Cachamay.  Pieni di natura e cascate; faceva molto cakdo,ma sono sopravvissuta! Siamo anche andate a Ciudad Bolivar: molto povera e...vuota!

Ieri mi sono incontrata all'aeroporto di Caracas con mamma e Paulina. Nel pomeriggio siamo andate all'Avila con la seggiovia..ci voleva un po' di aria fresca!! E da lì si vede tutta la città..grande spettacolo!
Oggi siamo andate con un'altra ragazza di afs in giro per Caracas e,per la prima volta,mi sono mossa con ansia per le vie di una città...alla fine è sempre la città più pericolosa al mondo! ;)  Abbiamo visto il Museo Bolivariano,il centro,il Calvario,l' università centrale del Venezuela,tante piazze e edifici importanti!
Caracas è detta la "città dalla primavera eterna" per via del clima sempre mite,non eccessivamente freddo né caldo da morire.... Proprio l' ideale!
A me piace tantissimo e spero di poter dare la possibilità alla mia famiglia di conoscerla!!
Baci,
Glenda

martedì 4 giugno 2013

Una nuova vita e una nuova persona sono nate. Nove mesi.

Il tempo sta DECISAMENTE passando veloce. In due mesetti sarò già nella mia casa italiana, tra amici e parenti, studiando come una pazza e recuperando la mia vecchia vita.
Non rivelerò la data del rientro per lo meno fino a metà luglio, quando già mancherà poco. Ho preso questa decisione per poter vivere al meglio le ultime settimane della mia vita venezuelana, senza il peso del continuo pensiero "tra x giorni torno in Italia".
Questo mese è stato carino e tutto grazie al fine settimana a Paraguaná. Sono le ultime settimane di scuola tra esami finali e saluti; mi sembra ieri che iniziavo con la divisa ed avevo un sacco di paure.
Già nove mesi sono passati e,proprio come in una gravidanza, una nuova vita si è creata e aspetta solo di vivere e crescere. Dopo nove mesi, mi sento nuova,cambiata. A dire il vero, mi fa strano pensare che dovrò lasciare questa vita, ma è iniziata come un'esperienza e così deve finire.
Attualmente mi trovo a Puerto Ordaz da Caterina, una ragazza del mio comite di Bergamo. Ci siamo riviste il fine settimana dal 31 al 2 giugno a Caracas per il campo di metà esperienza,slittato ad ora per la morte del presidente Chavez. Ovviamente, dalla mia noiosa Valera ci sono stati intoppi con l'aereo che non si è presentato per due giorni consecutivi. Così io e Paulina ci siamo perse tutta la gita per Caracas,ma la recuperiamo questo fine settimana quando io torno a Caracas e Paulina mi raggiunge con mia mamma da Maracaibo. Io,almeno, sono riuscita ad unirmi al gruppo per la festa della domenica sera ed è stato stranissimo rivedere tutti.... Sta davvero per finire....
A Caracas siamo stati da famiglie della città che hanno a che fare con afs ed io sono stata,nel mio unico giorno nella capitale,da una coppia di chileni stra carini!

Voto del mese: 8.5
Glenda

mercoledì 22 maggio 2013

I giorni più belli del mio anno all'estero

Il fine settimana dal 17 al 19 maggio l' ho passato in mezzo alla natura, senza rete cellulare né Internet. Solo animali,spiaggia,vento e tante riflessioni.
Dopo i giorni "no" dove pensavo solo ad arrivare in Italia, Paulina mi ha convinto ad intraprendere questa avventura. E aveva ragione: mi ci voleva!
Ho sorpreso me stessa e credo che sorprenderò un po' anche la mia famiglia,visto che non sono (ero) il tipo da campeggio sulla spiaggia senza comunicazioni con il mondo!!
Ho imparato un sacco di cose,oltre ad aver visto uno dei paesaggi più belli tra deserto e savana. Infatti il Venezuela gode di tutti i tipi di clima e paesaggi! Il deserto dello stato Falcón nasce dall'accumulo della sabbia proveniente dal Sahara...uno spettacolo!!! Poi ci siamo accampati nella savana della punta dello stato Falcón,nella penisola di Paraguanà.
Ho mangiato tartaruga,granchi e aragoste; ho visto la vita del pescatore; ho visto la vita del venezuelano senza tutti i comforts; ho visto ragazzi della mia età sacrificare animali; ho imparato a sopravvivere.
Chi l' avrebbe mai detto? Io,che svengo a vedere il sangue,ho trovato il coraggio di vedere l' atto del sacrificio senza spaventarmi.
Ho capito quanto può essere diversa una vita dall'altra e a quanto io sono fortunata.
Ogni volta che conosco un nuovo posto del Venezuela penso: "Non può essere vero!! Sto conoscendo tutto ciò da sola,senza la mia famiglia. Che fortuna che ho!!". È qualcosa che non si può spiegare a parole.
Sono stata in campeggio sulla spiaggia, mi sono svegliata con il rumore delle onde del mare, la brezza mattutina che mi portava tanti pensieri alla mente,gli asini che ci guardavano dormire nella tenda, le galline che ci raggiungevano mentre stavamo mangiando,il cane Cacirullo che non ascoltava,i signori che ci hanno ospitato che discutevano per tutto e noi morivamo dal ridere,i ragazzi con i tatuaggi "Nike".... Non dimenticherò nulla!!!
Sono stati i giorni più belli della mia esperienza e spero un giorno poter ritornarci con la mia famiglia italiana per far vedere a loro le stesse meraviglie.

venerdì 3 maggio 2013

8 8 8 8 8 8 8 8 OTTO MESI

Non me la sento di scrivere in inglese perché sono in modalità italiano in questo periodo.

Sinceramente non vedo l' ora di tornare,di recuperare le belle e buone abitudini italiane,la nostra vita frenetica ma tranquilla al momento giusto,il nostro cibo,la nostra gente.

Sono già passati 8 mesi e questo ottavo mese (mi sembra una gravidanza!) è stato caratterizzato dalla NOIA. Non solo semplice stanchezza,ma vera e propria noia... Mi sento annoiata,senza forze,senza voglia.
Il mio cervello sta recuperando l' italiano e,credo,che anche ciò sta influenzando la mia Voglia d'Italia. Nonostante i mille problemi che abbiamo, l' Italia è sempre la patria del mondo,la casa di tutti. Ci sono tante cose che sfigurano il nostro tricolore,ma stando lontano ho capito quanto sia bella la nostra Italia,quanto ho bisogno di un pomeriggio a Milano,quanto ho bisogno di conoscere ciò che succede dal nord al sud della nostra penisola.

Forse è anche il mese della malinconia. Vivo in Venezuela,ma con la testa sono già in Italia. Da parecchi giorni,direi.

Ho bisogno dei pranzi all'italiana,di quelli con 4832919 portate in cui non ti alzi dalla sedia fino alle 9 di sera,ho bisogno di uscire con i miei amici e,nonostante i 18 anni,fare ancora qualche cretinata e ridere per tutto,ho bisogno della mia quotidianità tra scuola,cane e visite familiari,ho bisogno di un abbraccio di mia mamma. Ho bisogno di Italia,della mia casa verde bianca e rossa.
Detto ciò,al mese darei un 7.5

Penso che ricomincio a scrivere in italiano perché sono prossima al ritorno e mi sento legata all'Italia ora più che mai.

Ai futuri studenti di scambio posso confermare che è un'esperienza bellissima,ricca,fantastica, ma vi darò lo stesso avviso che avevano dato a me ex Exchange: UN ANNO È DAVVERO LUNGO.Si impara a dare valore a quei semplici 12 mesi,ma quando sei lontano da casa passano velocemente e lentamente allo stesso tempo. E quando si ha voglia di casa,non passano più!

Pace e amore,
Glenda.

sabato 23 marzo 2013

Spring break!

Tomorrow at 5 a.m I'm leaving to Margarita!! So excited!!! :)
I'm going with Paulina's family and I'm gonna miss mine :(
I don't know how can I go back to Italy if I'm sad to stay away for a week :/

Almost 7 months! :)

See you and happy Easter!

Glenda

martedì 5 marzo 2013

5TH MARCH 2013. CHAVEZ'S DEATH.

Venezuela's president Hugo Chevez died today,on 5th March 2013.

3 days with no school. So until Monday........ Vacations!!! :D

There're someone who said he died days ago, but we'll never know.

I'm really surprised that there're Italians who support Chavez!!!!! They don't know how is live there with this President...and I don't care about what they say, but I'm pretty worried for Italy.... I just hope that this type of people NEVER EVER will govern Italy. 

I just want to say a few words: always respect for any person who dies because of every kind of thing......

But this is the opportunity for Venezuela to change,to rise up again after a lot of years.... and of course I hope nothing bad happens because it could take us home....

I repeat, I respect every opinion and everyone who dies,but how Chavez's supporters show their sadness makes me laugh... They tell something like "Chavez is still alive among us..his spirit is with us"... Come on! Come down from the clouds!! He died,like everyone does early or late...just accept it!!!!! They are really funny on TV with their tears and their touching speeches... they remember me Neapolitan dramas ahahahahahah

There're 30 days for new elections,ana I hope these won't be corrupted...!

Just to post some tweets:

- "Se murió Chávez, renuncia el papa, un meteorito cae en Rusia, un tsunami en Japón... ¡JUMANJI!" (By a Venezuelan, "Chavez died,the Pope quits,a meteorite fell in Russia,a tsunami in Japan...JUMANJI!").

- "Mi solidaridad a toda la familia y seguidores del Presidente Hugo Chávez,abogamos por la unidad de los venezolanos en este momento" (Capriles,leader of the opposition: "My support to all the family and followers of President Chavez,we advocate for the Venezuelan unity in this moment").

- "No me alegro porque el presidente se murió es un ser humanó pero creo que era lo que Venezuela necesitaba para un nuevo comienzo." (I'm not happy because the president died because he is a human,but I think that was what Venezuela needed for a new beginning). - My classmate.

- "non è un caso se Hugo Chavez è morto oggi,esattamente 60 anni dopo Stalin." (It's not casual that Chavez died today, exactly 60 years after Stalin). - A (clever) person from Italy.

- "manovre truppe in Venezuela ...domani aumenta la benzina ...scommettiamo? Posso fare il ministro dell'economia." (By an Italian, "Venezuelan operations... tomorrow the gasoline increases...we bet? I could be the Economy Minister").


So......... Bye Chavez....




domenica 3 marzo 2013

Change the point of view. 6 months!

"Change the point of view" is not casual. February has been an important month: the change is officially started! New me, new experience's part, new blog's style! :) Do you like it?! I've decided to use clear colors this time instead of dark ones,like before. And also this change depends on this magic month: February.

Before leaving and also during the first months, everything was dark: I didn't know what to expect, I had a lot of fears, I was really really pessimist, I wasn't indipendent. Dark for me represents all these things; insecurity, fear, weakness. 

But then the real time to change arrives. And you realize it only after it has already begun. To me this time has been February,the 6th month in Venezuela. Probably there are exchange students who start this period before, probably it was slow to me,but probably it has been the right thing,arrived at the right moment.

I'm more positive right now, I have clearer ideas about my future, I'm more confident and , FOR REAL, I  feel home. I FEEL HOME, I FEEL HOME, I FEEL HOME. I don't think on how many months have passed or how many months to go, I just live here with my family, my friends,my life. This is not only my Venezuelan life, I feel this is my life,the real one. 

I don't use Skype for more than a month, I can't answer my friends "I miss you too" because that's not true and so I answer "Oh come on! A few months and I'm back!". I still repeat that it's only an experience, but it's doesn't mean that Venezuela is only a chapter of my life. Venezuela is forever, exactly like Italy. My life here with my family and friends is forever,like the Italian one. 

And in February, speaking about my host dad, I called him for the first time "DAD" and I said it like it was normal to me, and then I realized what happened!! OMG!! And from that day, I knew the change has started. Seriously. 

In every experience, there's comes a time where you feel the change. Early or late, this time comes unexpectedly. And in this moment the experience starts for real because you want only to live your life in your host country, because you feel that's your own real life. And at the end, you think "I'm gonna miss it..." even people like me, who is convinced it's only an experience to grow up and get better, thinks that and probably this kind of people is the one who,and the end, cries and goes back with a smile because of the change and know that's not a "Goodbye", but only a "See you later".

A lot of people asks me "Why don't you stay here forever?"... and the answer is "No... I love here with a lot of people that's giving a lot to me, but it started as an experience and that's it. There comes an end,but it won't be a real end because this year is changing me and this change is forever".

Month's vote: 9.

Stay strong and your time will come!
See y'all!
Glenda :)

giovedì 28 febbraio 2013

Photos! :)

I've decided to post some photos from Venezuela! Enjoy it! :)


Cake on my face... thank you,Andrea! I still love you :3

The Girls: Manuela,I,Paulina and Andrea.

December 30,2012. Cayo Playa Azul - Tucacas

December 31,2012. Cayo Sombrero - Tucacas.


Mérida again! Carnival 2013

Mérida again! Carnival 2013

Mérida again! Carnival 2013.